martedì 22 aprile 2025

Pin Up e Burlesque (II Parte)


Uno dei simboli più caratteristici del burlesque è la coppia di pasties o nappine. 

Erano nati per rispondere a quelli che erano i requisiti legali minimi dell’abbigliamento degli artisti. 

In tempi più recenti e disinibiti si tende comunque ad usarli, soprattutto per mantenere integro il fascino dell’accessorio retrò, ma anche per evitare che il burlesque venga confuso con un banale spogliarello. 

Senza contare che i pasties delle più svariate fogge sono un ottimo completamento per il costume dell’artista. 

Una performance tradizionale include spesso quel tipico colpo del busto che fa sobbalzare i seni e, al contempo, roteare le nappine da passamaneria, il tassel-twirling !

lunedì 20 gennaio 2025

Pin Up e Burlesque (I Parte)

Pin Up e Burlesque: quale collegamento?

 

Molto spesso le pin up vengono associate a quella forma di spettacolo denominata burlesque.

Tale fenomeno accade, però, solo ai giorni nostri.

 I periodi storici in cui nacquero tali stili sono molto lontani tra loro: il burlesque, come lo intendiamo oggi, si sviluppò dalla seconda metà dell’Ottocento (1860 circa) nell’Inghilterra vittoriana mentre le pin up nascono durante la Seconda Guerra Mondiale (1940-1945) negli Stati Uniti.

Dunque, cosa porta ad accomunare due situazioni così differenti?  Non solo per epoca e zona geografica, ma anche per stile e filosofia.

Sovente le performer di burlesque, nella vita di tutti i giorni, indossano abiti pin up (l’esempio più eclatante è Dita VonTeese), ma non mi pare un motivo sufficiente per creare l’assonanza. L’abbigliamento è diverso: piume, lustrini, pizzi, tulle, trasparenze, abiti molto scenografici. Si pongono al pubblico in maniera un po’ irriverente e con qualche doppio senso nelle battute, puntano tutto sulla sensualità.



La pin up usa abiti semplici anche per la sera: sobri tubini o abiti a ruota, arricchiti, al massimo, da una spilla di strass. L’atteggiamento è sereno, quasi infantile, da ragazza della porta accanto. Lascia immaginare, ma non mostra mai, seduce in maniera ingenua, ed è apparentemente inconsapevole del suo potenziale (in realtà lo conosce benissimo!).

Perché pin up–burlesque e non gotico–burlesque, quindi? Il gotico avrebbe più similitudini con i suoi corsetti e le ampie gonne di tulle, i lacci e le camicie così ottocentesche.

Posso pensare che Bettie Page, da sempre icona pin up, sia l’anello di congiunzione: sono famosi alcuni suoi video in cui si spoglia con fare un po’ malizioso.

Bettie non è mai salita su un palco e da qui a definirlo burlesque mi pare eccessivo.

Betty Page

Potrebbe venirmi in mente Blaze Starr, altra icona. Il dubbio rimane: la moda degli anni ’50 era quella. In pratica è come se un’artista moderna si vestisse seguendo la moda del momento.

Blaze Starr



 


Pin Up e Burlesque (II Parte)

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